sabato 19 maggio 2018

Aggiornamento breve - fra continue difficoltà, prosegue la questua di AIVS

Mentre vi abbiamo appena raccontato della singolare incongruenza legata alle iniziative legali di AIVS (cui ancora non abbiamo trovato una spiegazione), rileviamo una contestuale fiaccarsi, almeno apparente, delle loro attività.

Dalla pagina Facebook di AIVS, Luciano Madon sembra voler ancora ostentare sicurezza di sé e vigore, ma il suo appello non riesce a non far trapelare una certa spossatezza:


Ci suona strana l’affermazione «occorrono testimonianze», quando Toni Occhiello e i suoi hanno lasciato intendere di essere a capo di intere orde di fuoriusciti con tanto di dente avvelenato e mirabolanti testimonianze da schiaffare sul tavolo di qualche magistrato. Bontà loro, sarà solo questione di tempo perché possano venire svelate a tutti i comuni mortali. Per il momento, si è solo assistito a qualche video amatoriale sconclusionato e a qualche intervista televisiva priva di qualsiasi circostanza atta a considerarla attendibile e degna di approfondimento.

Notiamo invece con soddisfazione la correttezza di quanto si era sinora detto di recente nel presente blog, ossia che AIVS è di fatto composta non da «numerosi personaggi» come si legge sul loro sito istituzionale, ma da tre amici (i succitati Madon e Occhiello più Francesco Brunori detto «Italo») e una mezza dozzina di simpatizzanti.

A giudicare dal malcontento quasi rassegnato di Madon, la loro questua (di cui abbiamo dato conto precedentemente in questo, questo e questo post) non deve aver fruttato sufficientemente, nonostante le «cifre da capogiro» che secondo loro rappresenterebbero i fuoriusciti dai movimenti religiosi a loro invisi, cifre che a sentire Occhiello supererebbero addirittura la quantità dei facenti parte. Non ci sembra di poter dire che i riscontri qui presentati confermino quella tesi.

Insomma, AIVS fatica a tirare avanti e persino alcuni dei loro più accaniti sostenitori (già due solamente nel seguito del post che abbiamo riportato qui sopra) per quanto esprimano buone intenzioni in proposito, non sembrano essere ancora riusciti a privarsi di qualche cena al ristorante o di qualche serata al cinema per racimolare i 20 o 30 Euro necessari ad associarsi ad AIVS o al suo «Gold Club».


Sarà riuscita a raggranellare un po’ di spiccioli per i suoi compagni di avventura? Con un po’ di misericordia, non possiamo che augurarglielo.

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