venerdì 17 novembre 2017

Gli «anti-sette» a Rai 3 miravano ai Legionari di Cristo e Opus Dei?

Proclami trionfali da parte del solito gruppetto di «anti-sette» per una mezz’oretta di trasmissione («Report») su Rai 3 andata in onda in prima serata Lunedì 13 Novembre scorso.

In apparenza, l’ostentata soddisfazione di Lorita Tinelli, Maurizio Alessandrini, Sonia Ghinelli e del loro giullare di corte Pier Paolo Caselli, la «vittima di Scientology», è dovuta al fatto che in quella mezz’ora è stata presentata l’anteprima di un documentario realizzato da due giovani giornalisti freelance, Giuseppe Borello e Andrea Sceresini, contro la nota organizzazione americana colpevole di aver aperto un enorme, sfavillante tempio a Milano.



Ma anche in questo caso, come sempre, l’apparenza inganna.

Infatti, da un lato la «serietà» del Caselli già ad una prima rapida occhiata sembra fare acqua da tutte le parti: basti pensare che da un lato si scaglia con critiche al vetriolo (e parole molto pesanti, quando non addirittura minacciose) contro Scientology e le loro ritualità e metodologie, dall’altro batte la grancassa per altri «guaritori spirituali». Da una parte cannoneggia la presunta «concorrenza» della sua psicologa preferita, Lorita Tinelli, dall’altro reclamizza figure similari che sarebbero decisamente da approfondire in termini di qualifiche professionali. E come se non bastasse, proprio lui che si scaglia con tanta veemenza contro le richieste finanziarie di Scientology ai suoi seguaci (i quali, tutto sommato, saranno o no consapevoli di dove spendono i loro soldi?), appena girato l’angolo difende a spada tratta il diritto della «guaritrice spirituale» a richiedere una parcella:



D’altronde, non è da oggi che Caselli mette in mostra pubblicamente la sua adesione a pratiche filosofico-spirituali che trovano tutt’altro che appoggio proprio presso gli «anti-sette» dei quali lui si è fatto da anni fedele servitore:



Facendo il verso a Lorita Tinelli e a Sabrina Camplone (un’altra psicologa «anti-sette»), ci domanderemmo: questo Marco Zecca è iscritto all’ordine degli psicologi?

Qui invece Caselli (forse dalla disperazione?) si è buttato sulle consulenze a buon mercato via Facebook:



Per poi ripiegare su Gesù Cristo e derivazioni varie:




Ma tornando a Rai 3 e a «Report» di qualche giorno fa, l’intento che emerge dai roboanti quanto contraddittori proclami degli «anti-sette» è ben più subdolo.

Ecco, infatti, a chi mirava davvero il servizio integrale andato in onda sulla TV di stato, come ben mostra questo post di Cristina Caparesi (ebbene sì, la stessa ex socia del CeSAP ed ex subalterna di Lorita Tinelli, sorprendentemente riavvicinatasi alla sua rivale – fatto, questo, che meriterà adeguati approfondimenti):



Manco a dirlo, Lorita Tinelli la segue a ruota:



E dalla pagina Facebook di «Report» non è mancato il lavorio per sollecitare odio e animosità nei confronti delle congregazioni cristiane come appunto i Legionari di Cristo e l’Opus Dei:




Prontamente, il giorno successivo, la congregazione dei Legionari di Cristo ha pubblicato un comunicato stampa a rettifica di quanto dichiarato da «Report»: breve e sintetico, tale documento smantella l’impianto della rutilante e chiassosa «indagine giornalistica».

D’altronde, è un fatto consolidato e già in parte documentato in questo blog che gli «anti-sette» in generale (e il CeSAP con Lorita Tinelli in particolare) prendano di mira tutte le minoranze religiose, anche i Pentecostali:



Qual era, quindi, il vero obiettivo degli «anti-sette»?

Nessun commento:

Posta un commento